Estintori
La
manutenzione dei sistemi antincendio comprende una serie di interventi che devono essere compiuti da addetti specializzati e deve essere effettuata ordinariamente o straordinariamente, in caso di particolari necessità, su ognuno degli apparecchi impiegati nell’estinzione di fiamme e fumo, su quelli impiegati per la loro segnalazione oppure nell’indicazione di uscite di sicurezza. Una di queste è il controllo degli estintori, un’operazione che deve essere eseguita puntualmente per garantire ai dispositivi di poter essere utilizzati in totale sicurezza. È indispensabile che venga effettuata periodicamente, con tempistiche che variano a seconda della tipologia di agente estinguente e di serbatoio dell’estintore da revisionare. Per capire quando avvengano questi controlli, vediamo innanzitutto la differenza tra un dispositivo e l’altro, così da comprendere i tempi per la revisione programmata.
Quali tempistiche incontriamo nel controllo estintori?
Iniziamo dalla prima distinzione all’interno di questa categoria di sistemi antincendio. In ogni edificio in cui avrete avuto modo di entrare, avrete notato che possono essere presenti
estintori che sono provvisti di ruote nella parte inferiore oppure che ne sono sprovvisti. Questa è la prima differenziazione che viene fatta in base al peso e quindi alla possibilità di essere utilizzato da una singola persona o da più. Nel caso di un estintore portatile, il peso inferiore a 20 kg permette un trasporto agevole e l’utilizzo senza difficoltà da parte di un singolo individuo, mentre nei casi di estintore carrellato, superiore invece a 20 kg, è richiesto il trasporto e l’uso ad opera di più persone.
La seconda distinzione, legata più specificatamente al controllo estintori, è quella che prende in considerazione l’agente estinguente ed il serbatoio nel quale viene contenuto. Possiamo qui incontrare:
● acqua
● polvere
● CO2
● idrocarburi alogeni
Ognuno di questi necessita di un controllo estintori effettuato in tempi diversi, rispettivamente ogni 36 mesi per
quelli a polvere, ogni 60 mesi per quelli a CO2 e ogni 72 per quelli ad idrocarburi alogeni. Per i dispositivi antincendio ad acqua, si aggiungono altre differenze in base al fatto che il serbatoio sia in
acciaio al carbonio, INOX o in lega di alluminio.
Controllo estintori: le fasi di manutenzione
È molto importante che ogni estintore venga periodicamente controllato per assicurarsi che sia sempre utilizzabile in caso di bisogno. Esistono 5 fasi per la manutenzione:
1. il controllo estintori iniziale che viene fatto dall'azienda esterna specializzata per accertarsi che tutti i dispositivi siano integri, visibili e pronti all’uso e che sia presente il
libretto d’uso e manutenzione e le marcature previste dalla legge.
2.
la sorveglianza che avviene mensilmente e deve essere fatta dall’addetto antincendio interno all’azienda che deve verificare l’integrità e l’accesso agli estintori.
3. il controllo estintori periodico svolto ogni 6 mesi dall’azienda esterna specializzata che testa l’efficienza dei dispositivi attraverso diversi accertamenti come la pressione interna, il peso e lo stato della carica. Ogni esame è poi riportato sul cartellino di manutenzione.
4.
la revisione programmata sempre a carico della ditta esterna specializzata che prevede alcuni interventi tecnici e che deve essere compiuta ogni 8 mesi per gli estintori a schiuma, ogni 36 mesi per quelli a polvere e ogni 60 mesi per quelli a CO2.
5.
il collaudo che viene fatto una volta ogni 10 anni per gli estintori a CO2 e una volta ogni 12 per quelli a schiuma e a polvere. Anche questo deve essere effettuato dall’azienda specializzata.
Proteggi Fire mette a disposizione diversi pacchetti per il
controllo estintori tra cui potrete scegliere:
● standard
● top service
● no problem
● full service
I pacchetti vi garantiranno servizi standard e servizi avanzati, come in caso di un controllo di emergenza fuori programma.
Le caratteristiche del controllo estintori da parte dell'incaricato in azienda
Quando un’azienda esterna si prende carico della
manutenzione dei vostri dispositivi antincendio deve programmare il controllo estintori iniziale. Questa fase è prevista e regolata dalla norma UNI 9994-1 e deve essere effettuata obbligatoriamente. La normativa spiega i criteri di manutenzione ordinaria e straordinaria degli estintori e elenca le diverse fasi previste. Alcune verifiche saranno a carico
dell’azienda esterna mentre altre
dovranno essere effettuate dal personale interno incaricato della sicurezza sul luogo di lavoro.
Il controllo estintori iniziale viene fatto da un professionista esterno incaricato che va a verificare alcune caratteristiche degli estintori tra cui:
● leggibilità delle marcature e delle iscrizioni
● effettua un test di pressione sul dispositivo
● controlla che non ci siano segni di corrosione e usura
● si accerta che il libretto di uso e manutenzione sia presente e ben visibile
● verifica che le parti di ricambio siano ancora disponibili sul mercato (in caso contrario si procederà con la sostituzione del dispositivo)
● controlla che l’estintore sia in linea con le normative vigenti
● si accerta che il dispositivo non abbia più di 18 anni di vita
È importante che tutte queste verifiche vengono fatte all’inizio. In questo modo si può garantire la sicurezza durante l’utilizzo degli estintori. Le non conformità devono essere segnalate al responsabile dell’attività e possono comportare la sostituzione parziale o totale del dispositivo antincendio.
Articolo scritto da: PROTEGGI